riscritture violino cazzato

RISCRITTURE PER VIOLINO SOLO

ALESSANDRO CAZZATO, violino

con musiche di Geminiani, Ysaÿe, De Lillo, Di Iorio, Freidlin, Oliveira

CD Tactus (2015)

Schermata 2016-11-02 alle 16.07.41

Alessandro Cazzato fa onore alla sua doppia formazione musicale e letteraria con un disco interamente dedicato all’operazione della «riscrittura». E vale la pena dirlo non tanto perché questa, la riscrittura, possa essere concepita soltanto come qualcosa riguardante il testo della sostanza musicale, ma soprattutto perché nei due brani di apertura all’incisione, lavori recenti (2015) di Paolo Geminiani, l’interrelazione linguaggio musicale e verbale è evidente: Gesture without motion trae da un distico di The Hollow Men di T. S. Eliot («Shape without form, shade without colour, / Paralysed force, gesture without motion) il suo principio compositivo; e Metonìmie rielabora la Seconda Sonata BWV 1003 di J. S. Bach operando, seguendo il titolo, una serie di «sostituzioni di termini» (come scrive Cazzato nel booklet di sua stessa cura), appropriando, di fatto, la scrittura musicale di un dispositivo retorico puramente linguistico. Cazzato, al quale non si può negare il possesso di altissime facoltà tecniche e di una naturale disinvoltura nei confronti delle partiture contemporanee, sembra non far arrestare mai il pensiero mentre esegue al violino: si percepisce distintamente la lucidità, la consapevolezza di voler restituire all’ascoltatore ogni elemento e sfumatura delle intenzioni e dei principi estetici, quasi sempre fortemente intellettualistici, seguiti dai compositori. Come sarebbe giusto auspicare ad ogni esecutore di musiche contemporanee (il più “antico” fra gli autori eseguiti nell’edizione Tactus è Ysaÿe, nato nel 1898, ma il novero dei restanti appartiene tutto a generazioni nate dopo la seconda guerra mondiale), il violinista cura evidentemente molto il grado di trasparenza di tali principi ed intenzioni: le citazioni dai testi passati, frequentissime dato l’onnicomprensivo tema della riscrittura nel disco, si stagliano rispetto alle loro rielaborazioni, la “schizofrenia” stilistico-temporale di opere come Obsession di Eugène Ysaÿe, come A little masquerade for virtuosic violin di Jan Freidlin (dedicata allo stesso Cazzato), o di singoli brani come il secondo movimento della Sonata per violino solo di Ottavio de Lillo, è assecondata lasciando ben scoperti i tratti distintivi di ciascuna delle sue anime. Il violinista padroneggia la tecnica e le cifre espressive adeguate ad ognuna, invariabilmente. Sia nell’interazione con i dispositivi non-acustici (sistema elettronico nel citato Gesture without motion, nastro magnetico in Magma di Joäo Pedro Oliveira) che come assoluto solista, Cazzato riesce sempre accattivante in questa piccola, ma significativa, collezione di musiche contemporanee dedicate al suo strumento, e regala un’occasione di confronto con produzioni quasi tutte recenti, dalla quale non traspaiono né il consueto snobismo, né l’altrettanto consueto eccesso di ermetismo che troppo spesso gli ambienti musicali contemporanei riservano al grande pubblico – e questo, anche grazie alle ottime, chiare introduzioni che egli appronta nel booklet di accompagnamento.

Fatta eccezione per il brano di Ysaÿe, tutte le opere sono qui incise per la prima volta a livello mondiale. Il violino sul quale sono eseguite le opere è un Garimberti del 1954.

Alice Verti