arcanaa448

5_stelle

SUITE CASE

AA.VV.

VIOLIN DUOS FROM VIVALDI TO SOLLIMA

CHIARA ZANISI, VIOLINO

STEFANO BARNESCHI, VIOLINO

ARCANA A448

Sorprendente. Così potremmo definire questo nuovo disco uscito per Arcana. Ma anche affascinante, se pensiamo che il programma proposto vede impegnati “solamente” due violini: Chiara Zanisi e Stefano Barneschi. Il disco, che segnaliamo come cd del mese di Maggio del nostro sito, conferma anche una nuova tendenza seguita dalla storica etichetta Arcana, da sempre protagonista della musica antica. Dopo l’album con Luigi Piovano e gli Archi di Santa Cecilia (CD del mese di Novembre 2017), Arcana torna a proporre musica del novecento e contemporanea ma lo fa in maniera del tutto nuova. Il disco potrebbe ben essere definito un “concept-album”, fin dal titolo, “Suite Case” che fa riferimento a una composizione del violoncellista contemporaneo Giovanni Sollima. Come ben spiega il sottotitolo del disco, infatti, ci troviamo di fronte ad un vero e proprio viaggio all’interno della letteratura per due soli violini che incomincia e finisce proprio con la musica di Sollima. In mezzo, Telemann che dialoga con Bartók, Tessarini con Berio, e poi ancora Leclair, Pleyel, Haydn e Vivaldi. Un impaginato che mostra la ricchezza di questa musica, la quale, come ben viene descritto nel libretto (anche in Italiano, come da tradizione di Arcana), lungi dall’essere musica “semplice” è invece musica di grande complessità. Un genere, quello del Duo, che ha sempre rappresentato una sfida per i compositori, non solo del periodo barocco, come ben dimostra questo disco. Alla riuscita complessiva concorre non solo una presa del suono perfetta, realizzata dal tecnico Fabio Framba, ma anche lo splendido luogo scelto per l’incisione: la chiesa di Sant’Antonio Abate, in pieno centro a Milano, dove nel 1773 un giovane Mozart eseguiva per la prima volta il mottetto “exultate jubilate”. Proprio sull’alleluja di questo mottetto Giovanni Sollima costruise l’ultimo brano che chiude il CD. Un progetto accattivante e innovativo, in disco davvero imperdibile.

Gabriele Formenti